giovedì 28 giugno 2018

Blog: LE PRINCIPALI CORRELAZIONI PSICOSOMATICHE. Di Filippo Vagli


Nel Post precedente abbiamo parlato di Olismo e Psicosomatica. Oggi incominciamo ad approfondire qualche concetto di Psicosomatica, un’affascinante visione di insieme dell’uomo.
Parlare di Psicosomatica significa porci da un angolo di visuale in cui noi rappresentiamo il palco di un grande teatro, dove l’intelligenza istintuale ed indecifrabile che guida la nostra realtà sceglie l’interprete di volta in volta più adatto a parlare principalmente a noi e poi al all’ambiente in cui ci muoviamo delle emozioni che proviamo, dei nostri sentimenti, delle nostre tensioni, delle nostre contraddizioni.
In questo grande palcoscenico questa intelligenza misteriosa sceglie di volta in volta, esattamente come fanno i grandi registi, l’attore o gli attori più adatti a raccontare tutto ciò che sta avvenendo nel nostro mondo interiore
Ecco che in una chiave di lettura psicosomatica le patologie non sono solo nemici da combattere, ma si traducono nei nostri più preziosi alleati dal momento che ci sono indispensabili per consentirci di esprimere un malessere e richiamare la nostra attenzione su noi stessi, avviandoci verso qual cambiamento che è indispensabile per ritrovare la via del benessere.
E quado si prospetta una via d’uscita, quando la malattia ha svolto per intero la sua funzione di messaggero, ecco arrivare la guarigione.
Il nostro corpo quindi cerca quotidianamente di dirci qualcosa attraverso tutti quei piccoli o grandi disturbi, disequilibri, ostacoli, che vengono comunemente definiti sintomi psicosomatici.
Segnali che possono coinvolgere diversi organi, sistemi ed apparati del nostro corpo, comportando di conseguenza complicanze per la nostra salute.

Prendiamo ora in esame le principali correlazioni Psicosomatiche:
  • I disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico ci “parlano” di malesseri legati al sostegno, alla flessibilità, alla rigidità, alla capacità di “sostenere pesi”, alla libertà di movimento, di espressione, di indipendenza e di autonomia.
  • La pelle segnala difficoltà collegate al contatto con il mondo che ci circonda, al modo in cui comunichiamo, alle modalità con cui ci relazioniamo con emozioni e sentimenti, a tutto il mondo delle nostre relazioni. Una sorta di grande “tela” su cui la nostra parte inconscia, la nostra parte più misteriosa dipinge le nostre emozioni più profonde quali gioia o mancanza di gioia, preoccupazione, rimuginazione, tristezza, malinconia, disgusto, paura, rabbia o stati di stress profondo.
  • L’apparato respiratorio può raccontare di situazioni di disagio che riguardano l’ambiente familiare o lavorativo, situazioni che ci “tolgono un po’ l’aria”. Così come conflitti, disagi, frustrazioni che vi si “respirano”. Ci può raccontare qualcosa di molto profondo riguardo al nostro rapporto con la figura materna o comunque con quella che è stata la nostra figura principale di accudimento, così come del bisogno di spazio, di “aria”, di indipendenza o di autonomia.
  • L’apparato digerente rappresenta il nostro modo di “digerire”, “mandare giù” e “metabolizzare” le esperienze, di assimilare ciò che di esse è necessario e di eliminare ciò che invece è superfluo
  • L’apparato cardiocircolatorio esprime la capacità di gestione delle nostre emozioni dal momento che da un punto di vista alogico simbolico il sangue rappresenta le emozioni e il cuore, la pompa che lo mobilizza, ci parla della nostra capacità di rilasciare, trattenere e far circolare al nostro interno amore, gioia, passioni
  • L’apparato urogenitale può esprimere difficoltà a lasciare andare, a liberarsi di situazioni passate, conflitti interpersonali o paure profonde. Ci parla spesso inoltre di conflitti legati al mondo della sessualità, al rapporto con i nostri partner e a relative sensazioni di frustrazione che portano alla repressione di grandi carichi emozionali
  • Il sistema immunitario può comunicare stati di “scontro interni” una sorta di guerra di noi contro noi stessi, somatizzati nel corpo come allergie, infiammazioni e patologie autoimmuni. In queste situazioni potrebbe celarsi la necessità simbolica di combattere parti di noi vissute come pericolose, problematiche o semplicemente non accettate da noi stessi
Con i prossimi Post andremo ad analizzare uno ad uno i vari sistemi e apparati approfondendone le tematiche che li riguardano
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Filippo Vagli, Docente dell’Accademia di Naturopatia Olistica Anahata è Naturopata diplomato con lode presso Riza, Istituto di Medicina Psicosomatica e Counselor.
Da oltre 25 anni si dedica allo studio, alla ricerca e alla divulgazione della Naturopatia, della Psicosomatica, delle Filosofie Olistiche, delle discipline Bio-Naturali e di relazione di aiuto alla persona.

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