giovedì 5 luglio 2018

IL BLOG DI ANAHATA: LA LETTURA PSICOSOMATICA DELLA CEFALEA E DELL’EMICRANIA. Di Filippo Vagli




IL BLOG DI ANAHATA: LA LETTURA PSICOSOMATICA DELLA CEFALEA E DELL’EMICRANIA. 
Di Filippo Vagli

Il distretto corporeo direttamente interessato alla cefalea e all’emicrania è il capo, la testa, una testa che, durante gli attacchi, oltre ad essere dolente viene avvertita come particolarmente pesante, e questa pesantezza è data dal carico di pensieri che la affliggono.
Saremo quindi di fronte a persona molto mentali, razionali, che hanno nella testa lo strumento principale con cui si approcciano al mondo. Persone tendenzialmente piuttosto ambiziose, molto intellettuali, lavoratori accaniti, in carriera, che non sopportano le critiche, che non possono sbagliare, che mancano di spontaneità, che non sono liberi. Incapaci di distendersi e di lasciarsi andare, con l’attacco che spesso arriva proprio nel weekend, quando non lavorano e quando sono quindi costretti a staccare la testa dal mondo del fare.
Persone con la “testa sulle spalle”, quelli che definiamo come “affidabili”, quelli che si fanno carico di tutto e di tutti. Questo carico di pensieri, di responsabilità rende la loro testa ben più pesante di otto chili (peso medio di un cranio di un soggetto adulto), peso che va a contrarre i muscoli che la sostengono e precisamente quelli del collo provocando quella che comunemente viene definita cefalea muscolo tensiva.
Un elemento importante da considerare è che spesso la natura di questi soggetti è quella di persone più istintive, più passionali, molto diverse da quello che invece appare al mondo.
Persone quindi che nel corso della loro vita hanno sviluppato un carattere e una personalità, un Io, difforme da quello che era la loro essenza, la loro natura, il loro Sé, e l’attacco di cefalea (il sintomo) altro non è che un estremo tentativo della loro intelligenza innata di cercare di riportare il loro Io verso casa, andandosi a riallineare il più possibile con il proprio Sé
Un altro sintomo che spesso riferiscono i soggetti cefalgici è infatti “la testa che pulsa”. Questo pulsare ci parla della loro parte emotiva che, schiacciata da questo razionale ipertrofico, viene messa costantemente sullo sfondo, e attraverso questo “pulsare” sta cercando di farsi spazio al fine di poter emergere. Pulsazioni che ci parlano anche di possibili istinti aggressivi tenuti a bada da questa diga costituita da un razionale ipercontrollato e ipercontrollante che non consente alcun spazio all’istintualità.
In ogni tipo di cefalea c’è sempre un ingorgo di pensieri, una libido, un’aggressività che viene in qualche modo respinta e bloccata e il dolore è il risultato dell’incapacità di liberarsi di queste spinte pulsionali.
Ecco l’attacco che arriva spesso piuttosto violento che va ad interrompere quel circolo vizioso che si è creato al nostro interno, in pratica un richiamo del corpo a ripristinare quell’equilibrio che questa sovreccitazione mentale ha causato.
E’ facilmente visibile un’analogia oltre sia a livello di forma che di funzione tra cervello ed intestino: assimilazione (informazioni testa, nutrimento intestino) ed eliminazione (lasciare andare i pensieri inquinanti attraverso la testa e gli scarti degli alimenti che introduciamo, attraverso l’intestino).
Possiamo vedere la cefalea come una sorta di difesa personale, una chiusura, una rigidità, un blocco collocato a livello della sorgente della persona.
Groddek, uno dei padri della Psicosomatica a tal proposito parlava di conflitto tra desiderio e divieto un’autocastrazione dell’Es che se non riusciamo a liberare diventerà la causa di tutte le nostre malattie.
Spesso le cefalee possono avere riflessi anche sulla sessualità provocando una sintomatologia di anorgasmia perché in questi individui manca completamente la libertà di cedere, di abbandonarsi, di perdere la testa. Non c’è fiducia ma altresì paura.

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Filippo Vagli, Docente dell’Accademia di Naturopatia Olistica Anahata è Naturopata diplomato con lode presso Riza, Istituto di Medicina Psicosomatica, Counselor e Life Coach.
Da oltre 25 anni si dedica allo studio, alla ricerca e alla divulgazione della Naturopatia, della Psicosomatica, delle Filosofie Olistiche, delle discipline Bio-Naturali e di relazione di aiuto alla persona.











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