domenica 9 marzo 2014

LA STORIA DELLA VITA E’ SEMPLICE….COME QUESTO RACCONTO
(Edward Bach)

Una ragazzina ha deciso di dipingere un quadro con una casa per il compleanno della madre.
Nella sua mente il quadro è già finito, ella sa come attuarlo nel più piccolo dettaglio, resta soltanto di metterlo giù sulla carta. Prende la scatola con i colori, il pennello e lo straccio, e piena di entusiasmo e felicità si mette al lavoro. Tutta la sua attenzione e interesse sono concentrati su ciò che fa, niente può distrarla dal lavoro in corso. Il quadro è finito in tempo per il compleanno. Con  grandissima abilità ha ritratto la sua idea della casa: è un’opera d’arte perché è tutta sua, ogni pennellata è fatta per amore verso sua madre; ogni finestra, ogni porta ritratta con la convinzione che doveva essere li. Quand’anche può sembrare una baracca è comunque la più perfetta casa mai realizzata in un quadro; è un successo perché la piccola artista ha messo tutto il suo cuore e la sua anima, tutto il suo essere nel farlo..
Questa è salute; questo è successo, questa è felicità e vero servizio: servendo per amore, in perfetta libertà, ognuno a modo suo. E così scendiamo in questo mondo, sapendo quale quadro dobbiamo dipingere, avendo già tracciato un piano del nostro passaggio nella vita, e tutto quello che ci resta da fare è di metterlo nella sua forma materiale. Andiamo avanti pieni di gioia e interesse, concentrando tutta la nostra attenzione nel perfezionare il quadro con grandissima abilità, traducendo i nostri pensieri ed obiettivi nella vita terrena in qualunque ambiente abbiamo scelto. Poi, se seguiamo dall’inizio ala fine i nostri veri ideali, i nostri veri desideri, con tutta la forza che possediamo, non c’è fallimento: la nostra vita è stata un successo splendido, sano e felice.
La stessa storiella della giovane pittrice illustra come, se lo permettiamo, le difficoltà della vita possano interferire con questo successo, salute e felicità, e ci distolgono dal nostro scopo.
La ragazzina sta dipingendo indaffaratamente e felicemente quando arriva qualcuno e le dice: “perché non metti la finestra qui e la porta li, e poi il sentiero del giardino dovrebbe andare così, e poi……” Il risultato nella giovane sarà di perdere totale interesse nel lavoro; può darsi che continuerà ma ora sta mettendo giù sulla carta soltanto “idee altrui”. Può scocciarsi, diventare irritata, infelice impaurita nel rifiutare questi suggerimenti o incominciare addirittura ad odiare quel quadro e forse arrivare pure a strapparlo: la reazione dipenderà dal carattere della ragazzina. Il quadro finale potrebbe essere una casa riconoscibile, però sarà imperfetta perché è l’interpretazione dell’idea altrui e non quella della ragazzina. Non può servire come regalo di compleanno perché può darsi che non sarà completato in tempo e la madre dovrà aspettare tutto un altro anno per avere il suo regalo.

Tutto questo è malattia: la reazione all’interferenza; questo è fallimento  e infelicità temporanea. Questo accade quando permettiamo ad altri di interferire con lo scopo della nostra vita e impiantare nella nostra mente dubbio, paura e indifferenza”.

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