il guarana’, l’ENERGIZZANTE CHE STIMOLA IL METABOLISMO DEI LIPIDI
Il guaranà è molto popolare e sfruttato in Sudamerica fin dai tempi remoti.
L’estratto di questa pianta contiene infatti più caffeina dello stesso caffè e può essere molto utile contro la stanchezza.
L’assunzione di guaranà può inoltre aiutarci a tornare in forma; scoprire il suo meccanismo d’azione e come assumerlo, al meglio può aiutarci a sfruttarne al meglio i suoi benefici effetti.
L’assunzione di guaranà può inoltre aiutarci a tornare in forma; scoprire il suo meccanismo d’azione e come assumerlo, al meglio può aiutarci a sfruttarne al meglio i suoi benefici effetti.
In vacanza è facile lasciarsi andare a qualche eccesso alimentare. Inoltre, anche a causa del caldo, è forte la tentazione di abbandonarsi alla pigrizia e al “dolce far niente”, con conseguenti effetti negativi sulla linea.
Con il ritorno alla routine quotidiana, quindi, può capitare di ritrovarsi addosso qualche chilo di troppo e dover affrontare, oltre al famoso stress da rientro, anche una piccola lotta quotidiana con la bilancia.
Un valido aiuto in questi casi può arrivare anche dalla fitoterapia e, in particolare, da alcune piante “toniche” quali ad esempio il guaranà; il guaranà è, infatti, spesso usato all’interno di integratori coadiuvanti di diete ipocaloriche.
Scopriamo il meccanismo d’azione di questa pianta, come sfruttarla al meglio e le sue eventuali controindicazioni.
CHE COS’È IL GUARANÀ?
Il guaranà (Paullinia cupana) è una pianta rampicante originaria dell’Amazzonia e diffusa in Paesi dell’America Latina come il Brasile e il Venezuela; se in Occidente è conosciuta solo da qualche decennio, in Sudamerica è molto popolare sin dall’antichità.
Dal XVI secolo, durante la colonizzazione portoghese del Brasile, i coloni europei vennero a conoscenza di questa pianta. La sua classificazione botanica avvenne nel Seicento, ad opera del botanico Paulli, dal quale deriva il nome scientifico della pianta che è, appunto, Paullinia cupana.
PROPRIETÀ E MECCANISMO D’AZIONE DEL GUARANÀ
Nella fitoterapia moderna i semi del guaranà sono generalmente impiegati nella formulazione di integratori, liquidi o in pastiglie, in virtù delle loro molteplici proprietà benefiche. L’estratto di semi di guaranà è, infatti, utile per:
· combattere la stanchezza fisica e mentale;
· sostenere il metabolismo, in particolare quello dei lipidi.
LA CAFFEINA: IL PRINCIPIO ATTIVO DEL GUARANÀ PER DIMAGRIRE
I semi di guaranà contengono una quantità di caffeina superiore a quella presente nel caffè: è per questo motivo che l’estratto secco presenta i sopracitati effetti sul nostro organismo.
Proprio la caffeina è la principale responsabile dell’azione metabolica del guaranà: «essa provoca un aumento della termogenesi (cioè l’uso di grassi per riscaldare l’organismo) e una maggiore attività sull’enzima lipasi. Questo produce un aumento della lipolisi, ovvero “smuove” i depositi di grasso presenti nei tessuti sottocutanei» (Le piante che guariscono, a cura di G. Maffeis, Milano 2014).
Proprio questo meccanismo d’azione induce a reputare utile l’assunzione di guaranà per dimagrire, specie dopo le vacanze estive: smaltire i chili di troppo accumulati in vacanza, quando si è già stressati dal rientro al lavoro, potrebbe essere più facile del previsto, dal momento che i semi della pianta coniugano assieme un effetto tonico e anti stanchezza a un’azione di supporto delle diete ipocaloriche.
GUARANÀ, PER MOLTI MA NON PER TUTTI
L’elevato tenore di caffeina presente nel guaranà è, come abbiamo visto, il principale responsabile delle azioni fitoterapiche della pianta. Proprio a causa della grande quantità di questa sostanza eccitante il guaranà è sconsigliato ai bambini e alle donne in gravidanza o allattamento.
Inoltre, chi è molto sensibile agli effetti della caffeina, dovrebbe prestare cautela nell’utilizzo di integratori a base di guaranà o aver cura di assumerli solo nella prima parte della giornata.
GUARANÀ E LEGGENDE
Come altre piante, anche il guaranà è legato a numerose leggende. Una di esse spiega l’origine “magica” di questa pianta e narra che in un giardino incantato vivesse una donna dalle virtù magiche. Era circondata e amata da tanti animali; un giorno un piccolo serpente, con l’inganno, le si avvicinò e riuscì a sfiorare la caviglia della giovane; per effetto magico la fecondò e da questa unione nacque un ragazzo chiamato Curumi» (Le piante che guariscono, a cura di G. Maffeis, Milano 2014). Purtroppo il giovane andò incontro a una tragica fine e morì per mano degli zii, invidiosi dell’amore che la madre gli serbava. Dall’occhio destro di Curumi nacque la pianta del guaranà, i cui semi sono simili a dei grandi occhi neri.
Un’altra leggenda ritiene, invece, che il guaranà ricordi gli occhi neri di una fanciulla uccisa insieme al suo amato da un’anaconda.
Ricordiamo infine che la lotta ai chili di troppo non è unicamente mossa da fattori estetici: secondo quanto riportato in una pagina specifica del sito del Ministero della Salute Italiano, l’obesità è infatti un problema rilevante di salute pubblica ed è, assieme al sovrappeso, associata a un incremento del rischio di mortalità.
L’utilizzo di integratori naturali a base di guaranà o di altre piante utili per limitare la fame o sostenere il metabolismo può essere un efficace aiuto per ritornare in forma, ma solo se abbinato a uno stile di vita corretto, che includa una dieta bilanciata e un po’ di movimento.
Nessun integratore naturale, infatti, per quanto concentrato ed efficace può, da solo, garantire effetti miracolosi.
OLTRE AL GUARANÀ PER DIMAGRIRE esistono altre PIANTE UTILI PER TORNARE IN FORMA
Vediamo ora assieme quali sono, oltre al guaranà, le altre piante più usate in fitoterapia per sostenere le diete ipocaloriche finalizzate al dimagrimento.
· Caffè verde: l’estratto di caffè verde, ricco di acido clorogenico (il principio attivo della pianta) può vantare un effetto tonico e sostenere il metabolismo, aiutando così a bruciare di più.
· garcinia cambogia: la pianta della garcinia cambogia è utilizzata da diversi anni in tutto il mondo nelle formule di integratori coadiuvanti di diete dimagranti; il suo estratto, oltre a favorire il metabolismo dei lipidi (i grassi), può limitare il senso di fame e aiutare di conseguenza a mangiare di meno.
· arancio amaro: l’estratto della scorza dei frutti dell’arancio amaro è ricco di sinefrina (il principio attivo) e, grazie allo stimolo del metabolismo, può essere utile per mantenere l’equilibrio del peso corporeo.
· Fucus o Quercia marina: la quercia marina è un’ottima fonte naturale di iodio, sostanza fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide; anche per questo motivo, la sua assunzione può dare una spinta al metabolismo e favorire il controllo del peso corporeo.
· glucomannano: il glucomannano è una sostanza naturale ricca di fibre alimentari che, una volta ingerita, è in grado di assorbire acqua e formare nello stomaco una gelatina che favorisce il senso di sazietà. Per questo motivo, l’assunzione quotidiana di almeno 3 grammi di glucomannano al giorno (preferibilmente prima dei pasti principali) può favorire il dimagrimento.
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