Per
Aromamassaggio si intende un trattamento che prevede l’utilizzo di diverse
tecniche di massaggio che si sono sviluppate nei paesi Occidentali nei due
secoli scorsi integrate con l’utilizzo di specifici oli essenziali.
L’Aromamassaggio
è un trattamento che ha molta attinenza con la visione olistica e psicosomatica.
In primis perchè viene indirizzato direttamente alla pelle, la quale è sede di
importanti significati simbolici. Quest’ultima viene infatti definita un
secondo sistema nervoso, poiché prende origine allo stesso foglietto embrionale
del sistema nervoso centrale. Rappresenta la parte più visibile del
nostro corpo dal momento che è quella parte che mettiamo in relazione con il
mondo esterno e che rappresenta il confine che delimita lo spazio interno, che
fa di una persona un’unità unica e irripetibile e che, attraverso il tatto, ci
consente di comunicare con il mondo esterno.Per questo la pelle è considerata
l’organo della relazione per antonomasia e rappresenta il canale più profondo
per la comunicazione.
Non è un
caso che i bambini abbiano un bisogno vitale del contatto fisico con la loro
mamma. Questo bisogno primario rimane una esigenza fondamentale anche in età
adulta dal momento che la pelle è un veicolo di emozioni.
Pertanto
si può ben capire quanto, attraverso essa, durante un massaggio, il
massaggiatore può entrare in comunicazione profonda con la persona che sta
ricevendo il trattamento. Se pensiamo al linguaggio comune, ai modi di dire
(così spesso trascurati ma di grande importanza) possiamo ricordare espressioni
come “vender cara la pelle”, “rischiare la pelle”, “ho la pelle dura”, e
renderci conto quanto questi modi di dire mettano in evidenza come la pelle
venga spesso fatta coincidere con la vita stessa.
Altro grande
simbolismo della pelle è quello relativo al cambiamento: il serpente, in tutte
le simbologie, rappresenta la trasformazione attraverso il cambio della pelle.
Cambiare la pelle significa quindi cambiare l’Io e rivelare a noi e al mondo un
nuovo Sé. Tanti nostri disagi emergono sulla pelle che, anche attraverso le sue
patologie, può essere utilizzata come una barriera da interporre tra noi e gli
altri quando vogliamo difenderci. Basta pensare all’acne: il volto che si
trasforma portando alla luce il rosso delle pustole che rimanda all’eros, alla
pulsione sessuale e il giallo del pus che rimanda allo sperma, per
simboleggiare una sessualità repressa che ha voglia di uscire.
E’ estremamente
importante il modo in cui il massaggio con gli oli essenziali viene effettuato.
Il silenzio, la serenità dell’operatore, l’assenza elementi disturbanti
esterni, il luogo in cui avviene la seduta, il tipo di luce
dell’ambiente, la sua temperatura, la comodità del lettino su cui fare
accomodare il cliente, il sottofondo musicale, l’aroma che possiamo creare
nell’ambiente bruciando incensi o resine, tutto ciò che viene definito il
setting terapeutico è in grado di condizionare in modo tangibile l’efficacia
del trattamento.
Anche la
scelta degli oli da massaggio richiede grande attenzione e specifiche
professionalità da parte del terapeuta, dal momento che un corretto utilizzo
dell’aromaterapia è in grado di potenziare l’efficacia del trattamento ma,
nello stesso tempo, può anche diventare uno strumento alquanto pericoloso se
gestito con superficialità e senza specifiche conoscenze.
I numerosi
benefici del massaggio sono conosciuti fin dall’antichità e possono riguardare
sia la persona nella sua globalità (mentecorpo) sia specifici organi, apparati
o funzioni. Parliamo quindi di una miglior vascolarizzazione e ossigenazione
dei tessuti delle zone massaggiate, di un miglioramento della stasi linfatica,
di effetto drenante e disintossicante a livello di tossine, di effetto
decontratturante piuttosto che tonificante a livello di tessuti e muscoli, di
un effetto rilassante a livello diaframmatico con conseguente miglioramento
della respirazione, di una maggior mobilità a livello articolare, di un
alleggerimento dello stress, di un possibile miglioramento dell’insonnia, e altri
ancora.
Riguardo
agli oli essenziali si può dire che l’utilizzo da parte dell’uomo delle essenze
aromatiche estratte dalle piante risale a migliaia di anni fa.
Nelle
varie culture e aree geografiche, in oriente come in occidente, gli oli
essenziali vengono da sempre impiegati per diversi fini: per accompagnare
cerimonie religiose, con scopi terapeutici, come trattamenti di bellezza e
altro ancora.
Anche gli
alchimisti, nel corso delle modalità di purificazione progressiva della materia
attraverso i loro procedimenti alchemici volti a liberare l’essenza
stessa e l’energia racchiusa nella materia, parlavano di un parallelismo tra
l’estrazione degli oli essenziali e la psiche purificata dell’uomo, quella che
chiameranno “quinta essenza”.
Essi sono
quindi un prodotto assai raffinato e, intorno alla metà del 1800 grazie
agli studi di alcuni medici e ricercatori, fu possibile ricondurre ad essi a
livello scientifico un importante potere antimicrobico certificando quindi
l’efficacia riguardo al loro utilizzo nel trattamento di diversi disturbi;
inoltre, attraverso recenti ricerche biochimiche e microbiologiche si è messo
in evidenza come i diversi principi attivi contenuti negli oli essenziali
possano avere una grande efficacia sia nei confronti di diversi germi patogeni,
sia a livello di sistema nervoso, poiché influenzano in modo positivo le
funzioni psichiche, quali il tono dell’umore e le emozioni.
Questi
oli, infatti, attraverso l’olfatto dirigono importanti impulsi al cervello
andando così ad attivare sia specifiche aree cerebrali (sedi delle emozioni),
sia parti molto antiche del cervello (sistema limbico) che hanno a che fare con
importantissime funzioni neurovegetative quali la memoria, la sessualità, il
sistema respiratorio, il sistema immunitario, digestivo, l’aggressività,
l’alimentazione etc…
Inoltre,
essendo sostanze oleose, se applicate sulla pelle opportunamente diluite in
olio vettore (mandorle dolci, oliva, etc…) oltrepassano rapidamente i vari
strati cutanei raggiungendo i capillari sanguigni; da qui si introducono nelle
cellule e nei fluidi corporei sviluppando la loro azione a livello organico,
soprattutto nelle zone coincidenti alla sede di applicazione.
Ecco
perché gli oli essenziali abbinati alle manovre di massaggio sono in grado di
potenziarne l’efficacia, aiutando le persone ad abbandonarsi, piuttosto che a
stimolarsi in relazione al bisogno stesso della persona e, ovviamente, alle caratteristiche
delle essenze scelte.
Gli oli
essenziali possono essere suddivisi in tre categorie:
Oli a nota
di base: sono oli estratti dalle radici o dalle parti dure
delle piante (corteccia, resina); sono oli poco volatili, portano stabilità,
radicamento, senso di appartenenza al presente, calmano e rilassano e agiscono
sul piano corporeo in maniera molto profonda. Ricordiamo tra questi
l’olio essenziale di Cannella, Cipresso, Pino, Sandalo, Patchouly.
Oli a nota
di cuore: sono oli mediamente volatili che vengono estratti
dai petali dei fiori e per questo sono molto profumati; hanno un’azione molto
sensuale, seduttiva, afrodisiaca, sono piuttosto intensi e ad alto valore
emozionale. Ricordiamo l’olio essenziale di Camomilla, Gelsomino, Lavanda, Neroli
(fiori d’arancio), Rosa, Tiglio.
Oli a nota
di testa: sono oli molto volatili, prevalentemente estratti
dai frutti (es. buccia degli agrumi) che evaporano molto velocemente e hanno la
particolarità di essere antidepressivi, dinamizzanti, euforizzanti. Mettono di
buon umore, alleggeriscono i pensieri e lavorano molto sul piano spirituale.
Ricordiamo tra questi l’olio essenziale di Eucalipto, Limone, Arancio dolce,
Arancio amaro, menta, Bergamotto.
Sarà
compito del terapeuta praticare le manualità più consone così come abbinare gli
opportuni oli essenziali, in relazione alle caratteristiche “bioenergetiche”
del ricevente, fornendo quindi un trattamento “personalizzato” per ogni singolo
utente.
Questo
tipo di massaggio non è adatto nei seguenti stati: stati
febbrili, gravi forme di cardiopatie, tromboflebiti, artriti in fase acuta,
forme neoplastiche in fase di trattamento chemioterapico o con radioterapia.
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