lunedì 10 dicembre 2018

AROMAMASSAGGIO: IL MASSAGGIO CON GLI OLI ESSENZIALI


Per Aromamassaggio si intende un trattamento che prevede l’utilizzo di diverse tecniche di massaggio che si sono sviluppate nei paesi Occidentali nei due secoli scorsi integrate con l’utilizzo di specifici oli essenziali.

L’Aromamassaggio è un trattamento che ha molta attinenza con la visione olistica e psicosomatica. In primis perchè viene indirizzato direttamente alla pelle, la quale è sede di importanti significati simbolici. Quest’ultima viene infatti definita un secondo sistema nervoso, poiché prende origine allo stesso foglietto embrionale del sistema  nervoso centrale. Rappresenta la parte più visibile del nostro corpo dal momento che è quella parte che mettiamo in relazione con il mondo esterno e che rappresenta il confine che delimita lo spazio interno, che fa di una persona un’unità unica e irripetibile e che, attraverso il tatto, ci consente di comunicare con il mondo esterno.Per questo la pelle è considerata l’organo della relazione per antonomasia e rappresenta il canale più profondo per la comunicazione.
Non è un caso che i bambini abbiano un bisogno vitale del contatto fisico con la loro mamma. Questo bisogno primario rimane una esigenza fondamentale anche in età adulta dal momento che la pelle è un veicolo di emozioni.

Pertanto si può ben capire quanto, attraverso essa, durante un massaggio, il massaggiatore può entrare in comunicazione profonda con la persona che sta ricevendo il trattamento. Se pensiamo al linguaggio comune, ai modi di dire (così spesso trascurati ma di grande importanza) possiamo ricordare espressioni come “vender cara la pelle”, “rischiare la pelle”, “ho la pelle dura”, e renderci conto quanto questi modi di dire mettano in evidenza come la pelle venga spesso fatta coincidere con la vita stessa.

Altro grande simbolismo della pelle è quello relativo al cambiamento: il serpente, in tutte le simbologie, rappresenta la trasformazione attraverso il cambio della pelle. Cambiare la pelle significa quindi cambiare l’Io e rivelare a noi e al mondo un nuovo Sé. Tanti nostri disagi emergono sulla pelle che, anche attraverso le sue patologie, può essere utilizzata come una barriera da interporre tra noi e gli altri quando vogliamo difenderci. Basta pensare all’acne: il volto che si trasforma portando alla luce il rosso delle pustole che rimanda all’eros, alla pulsione sessuale e il giallo del pus che rimanda allo sperma, per simboleggiare una sessualità repressa che ha voglia di uscire.

E’ estremamente importante il modo in cui il massaggio con gli oli essenziali viene effettuato. Il silenzio, la serenità dell’operatore, l’assenza elementi disturbanti esterni, il luogo in cui avviene la seduta,  il tipo di luce dell’ambiente, la sua temperatura, la comodità del lettino su cui fare accomodare il cliente, il sottofondo musicale, l’aroma che possiamo creare nell’ambiente bruciando incensi o resine, tutto ciò che viene definito il setting terapeutico è in grado di condizionare in modo tangibile l’efficacia del trattamento.

Anche la scelta degli oli da massaggio richiede grande attenzione e  specifiche professionalità da parte del terapeuta, dal momento che un corretto utilizzo dell’aromaterapia è in grado di potenziare l’efficacia del trattamento ma, nello stesso tempo, può anche diventare uno strumento alquanto pericoloso se gestito con superficialità e senza specifiche conoscenze.

I numerosi benefici del massaggio sono conosciuti fin dall’antichità e possono riguardare sia la persona nella sua globalità (mentecorpo) sia specifici organi, apparati o funzioni. Parliamo quindi di una miglior vascolarizzazione e ossigenazione dei tessuti delle zone massaggiate, di un miglioramento della stasi linfatica, di effetto drenante e disintossicante a livello di tossine, di effetto decontratturante piuttosto che tonificante a livello di tessuti e muscoli, di un effetto rilassante a livello diaframmatico con conseguente miglioramento della respirazione, di una maggior mobilità a livello articolare, di un alleggerimento dello stress, di un possibile miglioramento dell’insonnia, e altri ancora.

Riguardo agli oli essenziali si può dire che l’utilizzo da parte dell’uomo delle essenze aromatiche estratte dalle piante risale a migliaia di anni fa.
Nelle varie culture e aree geografiche, in oriente come in occidente, gli oli essenziali vengono da sempre impiegati per diversi fini: per accompagnare cerimonie religiose, con scopi terapeutici, come trattamenti di bellezza e altro ancora.
Anche gli alchimisti, nel corso delle modalità di purificazione progressiva della materia attraverso i loro procedimenti alchemici volti  a liberare l’essenza stessa e l’energia racchiusa nella materia, parlavano di un parallelismo tra l’estrazione degli oli essenziali e la psiche purificata dell’uomo, quella che chiameranno “quinta essenza”.
Essi sono quindi un prodotto assai raffinato e,  intorno alla metà del 1800 grazie agli studi di alcuni medici e ricercatori, fu possibile ricondurre ad essi a livello scientifico un importante potere antimicrobico certificando quindi l’efficacia riguardo al loro utilizzo nel trattamento di diversi disturbi; inoltre, attraverso recenti ricerche biochimiche e microbiologiche si è messo in evidenza come i diversi principi attivi contenuti negli oli essenziali possano avere una grande efficacia sia nei confronti di diversi germi patogeni, sia a livello di sistema nervoso,  poiché influenzano in modo positivo le funzioni psichiche, quali il tono dell’umore e le emozioni.
Questi oli, infatti, attraverso l’olfatto dirigono importanti impulsi al cervello andando così ad attivare sia specifiche aree cerebrali (sedi delle emozioni), sia parti molto antiche del cervello (sistema limbico) che hanno a che fare con importantissime funzioni neurovegetative quali la memoria, la sessualità, il sistema respiratorio, il sistema immunitario, digestivo, l’aggressività, l’alimentazione etc… 
Inoltre, essendo sostanze oleose, se applicate sulla pelle opportunamente diluite in olio vettore (mandorle dolci, oliva, etc…) oltrepassano rapidamente i vari strati cutanei raggiungendo i capillari sanguigni; da qui si introducono nelle cellule e nei fluidi corporei sviluppando la loro azione a livello organico, soprattutto nelle zone coincidenti alla sede di applicazione.
Ecco perché gli oli essenziali abbinati alle manovre di massaggio sono in grado di potenziarne l’efficacia, aiutando le persone ad abbandonarsi, piuttosto che a stimolarsi in relazione al bisogno stesso della persona e, ovviamente, alle caratteristiche delle essenze scelte.

Gli oli essenziali possono essere suddivisi in tre categorie:

Oli a nota di base: sono oli estratti dalle radici o dalle parti dure delle piante (corteccia, resina); sono oli poco volatili, portano stabilità, radicamento, senso di appartenenza al presente, calmano e rilassano e agiscono sul piano corporeo in maniera molto profonda. Ricordiamo tra questi l’olio  essenziale di Cannella, Cipresso, Pino, Sandalo, Patchouly.

Oli a nota di cuore: sono oli mediamente volatili che vengono estratti dai petali dei fiori e per questo sono molto profumati; hanno un’azione molto sensuale, seduttiva, afrodisiaca, sono piuttosto intensi e ad alto valore emozionale. Ricordiamo l’olio essenziale di Camomilla, Gelsomino, Lavanda, Neroli (fiori d’arancio), Rosa, Tiglio.

Oli a nota di testa: sono oli molto volatili, prevalentemente estratti dai frutti (es. buccia degli agrumi) che evaporano molto velocemente e hanno la particolarità di essere antidepressivi, dinamizzanti, euforizzanti. Mettono di buon umore, alleggeriscono i pensieri e lavorano molto sul piano spirituale. Ricordiamo tra questi l’olio essenziale di Eucalipto, Limone, Arancio dolce, Arancio amaro, menta, Bergamotto.

Sarà compito del terapeuta praticare le manualità più consone così come abbinare gli opportuni oli essenziali, in relazione alle caratteristiche “bioenergetiche” del ricevente, fornendo quindi un trattamento “personalizzato” per ogni singolo utente.

Questo tipo di massaggio non è adatto nei seguenti stati: stati febbrili, gravi forme di cardiopatie, tromboflebiti, artriti in fase acuta, forme neoplastiche in fase di trattamento chemioterapico o con radioterapia.

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